“Non ti scordar di me”, una frase che non indica soltanto un'espressione scambiata tra innamorati, un messaggio d'amore, una speranza o una rimembranza: stiamo parlando di un fiore bellissimo, altresì soprannominato “occhi della Madonna”. Come intuibile, il fiore del non ti scordar di me è da tempi lontanissimi al centro di atmosfere romantiche e sognanti, nel corso degli anni, per la fragilità del fiore, associata alla sua colorazione tenue ed alla bellezza delicata, sull'origine del non ti scordar di me sono fiorite numerosissime leggende.
La particolarissima perifrasi con cui viene ricordato questo fiore sembra essere legata ad un'antica storia: la leggenda narra che in una cittadina austriaca, lungo il fiume Danubio, due giovani innamorati si stavano promettendo amore eterno, scambiandosi questo fiore come simbolo della loro unione. In quel mentre, il ragazzo scivolò nelle acque del fiume e, prima di annegare, riuscì a lanciare un mazzo floreale all'amata gridando «Non ti scordar di me!».
Una romantica leggenda medievale racconta di un cavaliere che stava passeggiando sulla riva di un fiume, in Germania, accanto alla sua dama. Mentre si chinava per raccogliere alcuni di questi fiori cadde in acqua per il peso dell'armatura e venne risucchiato dalla corrente. Prima di sparire tra le rapide fece in tempo a lanciare il mazzolino all'amata e a gridarle: «Non ti scordar di me!».
Come abbiamo accennato, ilnon ti scordar di meè conosciuto anche con l'espressione “occhi della Madonna”: l'origine di questo aforisma risale al tempo di Cristo il quale, in braccio alla Madonna, desiderò che i suoi occhi potessero essere visti per generazioni e generazioni. Toccando dapprima gli occhi e, successivamente, il terreno nacque questo fiore.
In un’altra versione, il fiorellino gridò: «Non ti scordar di me!» ad Adamo ed Eva, che stavano lasciando il Giardino dell’Eden, dopo essere stati cacciati.
Il termine scientifico “myosotis” deriva dalle due parole greche “mus” (topo) e “otos” (orecchio); in effetti, la forma delle foglie è simile alle orecchie di questo roditore.