Molte leggende si narrano intorno a questo fiore delicato.
- “L’usignolo innamorato”: Un giovane usignolo s’innamorò perdutamente di una rondinella. Ogni giorno le dichiarava il suo amore: un canto melodioso risuonava nell’aria intorno alla casa del bosco dove le rondini avevano costruito il nido sotto il tetto. Gli dei, estasiati, si sporgevano dalle nuvole e le fate del bosco dagli alberi per ascoltarlo.
La rondinella, pure, l’ascoltava, ma amava tagliare di più l’aria con le sue ali. Col passare dei giorni il dolcissimo canto si venò di tristezza, sempre più profonda tanto da commuovere la fata più giovane che fece innamorare la rondinella dell’usignolo. Il canto d’amore riprese ad incantare ed a far sognare fate, dei, animali, uomini, tutti quelli che l’ascoltavano.
La gioia dei due innamorati, però, durò poco: per la rondinella giunse il tempo della partenza per i paesi più caldi. La rondinella promise al suo amato di tornare e gli diede alcune piume bianche, quale pegno del suo amore, che la fata trasformò in bellissimi fiori bianchi: mughetti.
«Quando il primo fiore fiorirà io tornerò» disse la rondinella.
Ecco perché gli usignoli, a primavera, aspettano la fioritura del primo mughetto nel bosco per celebrare il loro amore.
- “La civetteria del mughetto”: In un giorno di allegria, le fate del bosco uscirono dalle loro case segrete per dare vita a una bellissima festa fra gli alberi. Cantarono e ballarono spensierate, ma prese dal vortice della festa avevano abbandonato tra l'erba le tazze che usavano per bere nel ruscello.
Il giorno dopo le ritrovarono trasformate in profumatissimi fiori: Il loro Nume aveva pensato bene di nasconderle a sguardi indiscreti.
Per questo i mughetti vengono chiamati anche “tazzine delle fate”.
Il mughetto è sinonimo di felicità e portafortuna.