Il lisianthus o eustoma, come si voglia chiamarlo, è una pianta relativamente giovane.
Questa pianta selvatica fu scoperta nel vicino XIX secolo negli Stati Uniti d'America ed in particolar modo in Nebraska e Louisiana. Trasportata poi nel 1805 nel Giardino di Glasgow, in Scozia, arrivò anche in Europa ma restò pressoché sconosciuta fino al 1902, anno in cui per la prima volta appaiono in un catalogo tedesco. Anche se bisognò aspettare i primi anni del 1990 per poter vedere i fiori di eustoma negli scaffali dei fioristi francesi, è in Francia che spopoleranno poi negli anni seguenti diventando uno dei fiori più popolari.
La coltivazione commerciale di queste pianta a scopo ornamentale è iniziata solo a partire dagli anni ottanta.
Il nome del genere deriva dal greco “eu” (bene) e “stoma” (bocca), per i petali disposti in maniera che chiudono e rendono bello il fiore.
L’eustoma è una pianta erbacea perenne che ha origini dall’America meridionale e dalle isole caraibiche, appartiene alla famiglia delle Gentianacee ed è composta da delle foglie ampie e basali di colore verde-bluastro, che danno un tono decorativo all’ambiente. All'estremità dello stelo troviamo i boccioli che, quando sbocceranno, diventeranno fiori con una forma a campanula.
La eustoma grandiflorum, chiamata anche lisianthus russellianus, è una pianta originaria del Messico e dell'America del sud. Presenta fiori particolarmente attraenti e per questa ragione trova largo impiego come fiore reciso.
E' una pianta delicata e pertanto deve essere allevata in vaso, non in piena terra.
E' sicuramente la specie più popolare anche perché esistono numerose cultivars ricche di petali o con pochi petali ma molto colorati o con screziature molto particolari.
I paesi dove questi fiori sono maggiormente coltivati e dove si svolge anche una intensa attività ricerca sono la Nuova Zelanda ed il Giappone.