Il nome limonium deriva dal greco e significa prato, tale nome fu attribuito alla pianta perché probabilmente pur crescendo paludose ed acquitrinose le faceva sembrare con la sua nube di fiori rendeva i terreni simili a dei prati. Oltre a statice o limonio altri due nomi con cui è conosciuto volgarmente sono “rosmarino di palude” e “mare di lavanda“.
Viene comunemente utilizzato per la composizione di mazzi di fiori secchi. I suoi fiori, infatti, essiccati correttamente conservano il loro colore per molto tempo.
Appartiene alla famiglia delle Plumbaginaceae. Il genere comprende numerose specie, la maggior parte delle quali si sviluppano in forma erbacea perenne.
E’ originario di una fascia di paesi che si estende dalle isole Canarie, passa per il mar Mediterraneo e giunge fino all’Asia centrale. In Italia è presente, allo stato spontaneo, soprattutto lungo il litorale adriatico.
Si tratta di una pianta con fusto legnoso, mediamente con poche foglie, di forma lanceolata, la cui grandezza varia a seconda della specie. Fiorisce da luglio a settembre ed i piccoli fiori, composti da cinque petali, sono riuniti in spighe unilaterali di colore azzurro, violetto o rosa raramente bianchi o gialli.
La maggior parte delle specie predilige i suoli ricchi di sale, per questa ragione l’habitat di crescita ideale è in prossimità delle coste marine, ci sono addirittura alcune specie, come il limonium bellidifolium, che crescono proprio sulle spiagge inondate periodicamente dalle maree.
Il motivo per il quale il limonium riesce a crescere in zone tanto impervie è dovuto alla sua capacità di espellere l’eccesso di sale attraverso le numerose cellule secretrici presenti sia nel fusto che nelle foglie.