Il nome del genere eryngium fa probabilmente riferimento alla parola che ricorda il riccio: “erinaceus”, in particolare dal greco “erungion”: “eringio”, ma potrebbe anche derivare da “eruma”: difesa, in riferimento alle foglie spinose delle piante di questo genere.
Un'altra fonte afferma che eryngium deriva sempre dal greco, ma dalla parola “eryngion” che significa “ruttare”. È Dioscoride che c'informa che l'eryngium fa “rendere tutte le ventosità”.
In Francia il nostro genere viene chiamato “panicauts”, i tedeschi lo chiamano “mannertreu”, mentre gli inglesi lo chiamano “eryngo” o “sea-holly” (agrifoglio di mare).
E' un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla Famiglia delle Apiaceae, dall'aspetto di piccole erbacee biennali o perenni, spinose e con fioriture ad ombrella (simili ai capolini dei cardi), molto appariscenti.
Genere di 230 specie di annuali, biennali e perenni decidue sempreverdi. La maggiori parte formano rosette basali di foglie spesso spinose e con venature bianco argenteo, e portano ombrelle simili a quelle del cardo e fiori portati da steli ramificati. Sono piante molto decorative, utilizzate per i giardini naturali e per le bordure. La varietà autoctona è l’eryngium campestre, comunemente chiamato calcatreppola o cardo dalle cento teste, è presente nei prati magri e negli ambienti aridi dell’Europa, prevalentemente in quella centro-mediterranea.
Nella pratica erboristica le proprietà più note e sfruttate sono quelle diuretiche e leggermente lassative che lo rendono utile agli obesi, agli idropici, ai cardiaci, nonché per ridurre la cellulite. Ha inoltre la proprietà di favorire i processi digestivi.
Colori: Verde, Bianco-Argenteo, Blu.