L’erica nell’antichità era considerata una pianta magica, per questo motivo veniva utilizzata per costruire le scope, da impiegare per la pulizia dei templi degli dei, e per produrre il legno da ardere, utilizzato per cuocere il pane da usare durante alcuni rituali sacri.
Ancora oggi si considera l’erica una pianta purificatrice, tradizionalmente si crede che gli ambienti puliti con scope di erica vengano purificati dalle energie negative e che bruciare dell’erica essiccata, come se fosse incenso, serva a tenere lontani gli spiriti maligni.
Inoltre, il legno dell’erica è stato ed è ancora utilizzato per la costruzione delle pipe, in quanto ha una buona capacità di resistenza ai deboli fuochi.
Secondo alcune credenze celtiche, invece, le piante di erica erano la dimore delle fate e per evitare di essere rapiti da queste era sconsigliato addormentarsi vicino ad esse.
Secondo altre versioni della tradizione celtica, invece, era sconsigliabile dormire nei pressi dell’erica perché la pianta aveva il potere di aprire le porte dell’Aldilà.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante l’erica ha assunto nel corso dei secoli significati diversi a seconda il colore dei suoi fiori, infatti: l’erica dai fiori dicolore bianco, che riesce a crescere nei luoghi più impervi ed aridi, ha simboleggiato per tutto l’ottocento e continua a simboleggiare ancora oggi, il sentimento della solitudine, infatti il fiore ideale da regalare quando si vuole esprimere una richiesta di affetto e compagnia; l’erica di colore rosa, invece, nella tradizione romantica è associata alle persone malinconiche, tale associazione la si deve al fatto che numerosi poeti ed artisti si recavano nelle brughiera, dove l’erica fiorisce prosperosa, per riacquistare la speranza, da questa associazione si trae l’antico significato simbolico dell’erica di colore rosa, ovvero quello della speranza che i sogni ed i desideri si avverino.