E’ un genere di piante appartenente alla famiglia delle Orchidaceae, scoperto e classificato dal botanico Olof Peter Swartz nel 1799.
Il nome deriva dal greco “dendron”, che significa albero e “bios” cioè vita, dato dal fatto che questo genere di piante tropicali, vive in natura abbarbicato ai rami degli alberi, traendo nutrimento dall'atmosfera umida tipica delle foreste equatoriali. Sono anche dette orchidee bamboo.
Proviene dalla zona che va dal Giappone, Nuova Guinea, Australia e Sud-Est Asiatico fino alla Nuova Zelanda.
Il dendrobium è disponibile tutto l’anno, con un picco in autunno. Esistono due varietà di dendrobium: i compactum e gli ibridi di phalaenopsis. Le specie compactum hanno spesso più bulbi (getti cresciuti) e perciò anche più rami con fiori piccoli (da 1 a 7 centimetri). Gli ibridi di phalaenopsis hanno uno, massimo due rami con fiori più grandi (7 centimetri o più). Le piante hanno tutte minimo tre o quattro bulbi e dalle quattro alle otto foglie per bulbo. Le specie compactum possono essere di colore bianco, blu e rosa e gli ibridi di phalaenopsis di colore bianco, rosa, viola, blu, rosso, giallo, verde, marrone e crema.
La stupefacente bellezza di questi fiori ha evocato il simbolo dell'armonia e dell'estrema perfezione spirituale.
I Greci la chiamavano kosmosandalon ossia "sandalo del mondo", per il tipico labello rigonfio che si ritrova in molte specie spontanee.
Una leggenda narra del giovane ermafrodito Orchide, che era disperato perché il suo sensualissimo aspetto lo rendeva strano agli occhi degli altri e perciò veniva rifiutato da tutti. La sua ambiguità si rifletteva anche nel carattere: talvolta timido e schivo come una ninfa, talaltra aggressivo e lussurioso come il Dio Pan. Un giorno, per la disperazione, si gettò da una rupe. In seguito, dal suo sangue spuntarono moltissimi fiori, diversi gli uni dagli altri, ma tutti simili nella fastosa e bizzarra sensualità.