E’ pianta del sole, della luce, del calore, dell’amore, come richiama il suo antico nome.
Il nome di questo genere della famiglia delle Agapanthaceae, di origine sudafricana, deriva dal greco “agape” (amore) e “anthos”(fiore).
Questo “fiore dell’amore” ha avuto molti nomi indigeni, ma quello di “african lily”, cioè giglio africano, è stato di certo il più comune.
Agapanthus, che si è conservato come nome del genere, è quello attribuitogli nel 1905 dal Congresso Botanico della Nomenclatura di Vienna.
Le piante sono erbacee perenni, glabre e ricche di saponina. Normalmente si trovano singole in natura, raramente formano colonie. L’apparato radicale è formato da rizomi simili a bulbi con radici carnose.
Le foglie crescono direttamente dal rizoma, caduche o sempreverdi, lineari, non frastagliate, arcuate nella parte superiore od anche stese, di colore dal verde al verde scuro, opache o lucide, sottili o carnose, a seconda della specie o della varietà. Il peduncolo è vigoroso, nasce sempre tra le foglie e può essere tondo come piatto.
L’infiorescenza è sempre racchiusa da una singola larga brattea, che si apre su un lato per far schiudere il fiore.
Sono piante provviste di radice rizomatosa e formano dei veri e propri cespugli con le loro foglie nastriformi, robuste, incurvate verso il basso.
Esistono piante a foglia decidua ed a foglia perenne, che sono i più diffusi e conosciuti, con foglie più larghe e lunghe dei precedenti ed infiorescenze più grandi.
Blu, bianchi o viola, i suoi fiori sono tutti straordinari, quelli che, come le foglie nastriformi ed avvolgenti, che caratterizzano questa meravigliosa bulbosa, abbracciano l’esistenza delle persone più fortunate.