E’una pianta appartenente alla famiglia delle Mimosaceae.
Sin dall’antichità l’albero di acacia, grazie alla consistenza estremamente dura del suo legno era considerato rappresentante della perennità, quindi, ricondotto simbolicamente alla vita eterna. Ad avvalorare tale credenza vi era anche il suo colore verde che veniva simbolicamente associato alla vita.
Nella cultura egizia l’albero di acacia aveva un valore divino, la testimonianza di tale importanza la si ritrova nel culto di Osiride. Narra l’antica leggenda che Osiride fu ucciso e fatto a pezzi dal fratello Seth. Ma la sua sposa-sorella Iside disperata a causa dell’accaduto, inizia a ricercare il corpo dell’amato ed una volta che riuscì a trovarne le membra disperse, le ricompose all’interno di una bara di legno d’acacia per farlo ritornare in vita.
Sin dalla cultura egizia, quindi, l’albero di acacia ha assunto un valore iniziatico, di rinascita a nuova vita.
Esistono altri riferimenti antichi dell’importanza sacra dell’albero di acacia, secondo la leggenda il roveto ardente per mezzo del quale Dio si presentò a Mosè, era un’acacia e nel libro dell’Esodo, nell’Antico Testamento, si narra che Beselcel costruì l’Arca utilizzando legno di acacia ricoperto infine con dell’oro purissimo.
Inoltre, tutti i sacri fuochi venivano fatti facendo ardere del legno di acacia e, sempre col medesimo legno, venivano create le pire sulle quali si cremavano i corpi dei re e dei sacerdoti.
Per gli ebrei era, ed è ancora oggi, l’albero che forniva il sacro legno Shittim, un legno che per le sue caratteristiche è incorruttibile, quindi l’unico degno di contenere le Tavole della Legge (patto fra Dio e l’uomo).
La sua foglia fu, inoltre, scelta anche come simbolo della Massoneria (confraternita segreta a livello mondiale, di mutuo appoggio e perfezionamento morale tra artigiani e muratori), tale scelta è da ricercarsi nelle caratteristiche della pianta che, forte e delicata, non subisce i mutamenti stagionali ma si rinnova continuamente. Per la Massoneria l’acacia rappresentava il simbolo della resurrezione, la morte ideale che portava alla rinascita del pensiero.