Il fiore di ciliegio, delicato e fragile, ma allo stesso tempo tenace nella sua perfezione, rappresenta la bellezza e la caducità degli uomini al mondo.
Il ciclo vitale del fiore di ciliegio è dunque quello delle persone stesse: si nasce, si vive nello splendore e poi si lascia l'albero per morire e riconciliarsi pacificamente con il suolo, ossia il luogo da cui proveniamo.
Il fiore di ciliegio, o “sakura” nella lingua giapponese, richiama nella sua simbologia l'intera filosofia giapponese legata alla cultura della pazienza, del rispetto della natura e della pace interiore.
L'Hanami non è infatti una celebrazione dai toni tristi (vista appunto l'osservazione della caduta dei fiori), ma un momento di grande festa per i giapponesi.
Questi ne approfittano infatti per fare dei pic-nic con amici e parenti sedendosi sotto gli alberi di ciliegio e stendendo sotto di essi una coperta di plastica azzurra, volta a raccogliere i fiori caduti.
Aprile è infatti un momento molto importante soprattutto per i giovani, perché la fine della scuola simboleggia per molti l'entrata nel mondo adulto, quindi l'inizio di una nuova vita.
Nella cultura tradizionale giapponese il fiore di ciliegio occupa un posto d’onore, tanto da essere divenuto fiore nazionale. Si narra che il colore dei fiori del ciliegio in origine fosse candido ma che, a seguito dell’ordine di un imperatore, di far seppellire i samurai caduti in battaglia sotto gli alberi di ciliegio, i petali divennero rosa, per aver assorbito il sangue di quei nobili guerrieri.
In Giappone l’immagine dei fiori di ciliegio è molto diffusa, in campo culturale e negli oggetti quotidiani (kimono, arredamento, suppellettili, cancelleria). I fiori vengono anche essiccati per essere preparati in tisane calde, per le occasioni speciali. Ovviamente i giardini giapponesi abbondano di questi fiori meravigliosi e magici.
Cosa aspettate? Piantate il suo albero nel vostro giardino, la fortuna sarà dalla vostra parte!