Se avete osservato una stella per un lungo periodo, allora avete notato che la stella non è solo un semplice punto di luce nel cielo. La luce delle stelle non è sempre la stessa, in alcuni momenti assume la colorazione blu, a volte è bianca e persino rosa. Nel mezzo si può notare il colore oro e nelle aree più esterne, i colori scuri.
Così, noi abbiamo la sensazione che le stelle, attraverso queste luci, comunicano con noi. Le stelle si possono paragonare agli angeli, messaggeri del cielo. Quando il popolo antico comprese questo messaggio, iniziò ad osservare gli alberi e dei fiori per cercare di trovare degli interlocutori stellari. S’imbatterono in un piccolo fiore azzurro, con un cerchio giallo nel mezzo, che presentava molti punti in comune con le stelle del cielo. "Astro" (trifoglio), esclamò un cercatore. La parola "astro" significa "stella", da allora, fino ad oggi è sempre rimasto tale.
L’astro è uno dei fiori più antichi. Quando gli archeologi aprirono un’antica tomba reale, di 2000 e più anni, trovarono i disegni stellari. Gli antichi greci lo consideravano l'amuleto stellato. Nel linguaggio ungherese personifica l’autunno.
C’è una credenza popolare che dice: se ti trovi nella notte stellata, tra i fiori astro, potrai sentire un impercettibile sussurro. In questo modo, il fiore astro parla con le sue sorelle, le stelle. Ciò, non sorprende, perché secondo la leggenda, Astro era nata dalla polvere caduta dalle stelle. Questa leggenda fu ideata dall’astronomo Giovanni Domenico Cassini, durante la sua giovinezza, quando studiava la scienza dei corpi celesti: poi passò il resto della sua vita allo studio della botanica.
Nei tempi antichi si credeva che il profumo delle foglie ardenti degli astri allontanasse i serpenti maligni. Questa è forse la ragione della presenza dell’aster in tanti giardini.
Un altro significato riguarda la loro nascita avvenuta quando la dea greca Astrea, guardando la terra e disgustata dal degrado morale del genere umano, pianse.
Sono considerati come simbolo d’amore con poteri mistici.