Gli Indios e gli Aztechi la consideravano simbolo di purezza.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante è il simbolo benaugurate per eccellenza, in quanto incarna lo spirito della rinascita e della serenità tipico del Natale.
Simboleggia anche l'amore verso il prossimo e la fiducia smisurata ed illimitata.
È il fiore della semplicità e della purezza.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante la pratolina significa: speranza, contraccambio di sentimenti, ci penserò.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante il mughetto simboleggia la verginità, la purezza e l’innocenza, per via del colore bianco candido dei delicati fiori.
In Francia invece simboleggia l’uomo che ostenta troppo la sua raffinatezza.
È ideale per festeggiare guarigioni, riconciliazioni, nuovi incontri con vecchi amici, amori ritrovati.
Il nome generico “leucanthemum” deriva da due parole greche “leukos”, che significa bianco ed “anthemon”, che significa fiore, per il colore dei fiori ligulati simili a petali.
L’origine della margherita risale a più di quattromila anni fa. Sono stati ritrovati reperti di antiche ceramiche così decorate in Egitto e nel Medio Oriente, oltre a forcine d'oro per capelli con questi ornamenti negli scavi del palazzo minoico sull'isola di Creta.
In una leggenda celtica, gli dei avevano sparso a terra le margherite, simbolo di innocenza, per alleviare il dolore ai genitori dei bambini morti durante il parto.
Nel Medio Evo, gli agricoltori inglesi sostenevano che la bella stagione non era ancora arrivata finché non era possibile posare il piede su sette (o nove o dodici) margherite fiorite in un colpo solo nel prato.
Inoltre credevano che trapiantare quelle selvatiche in un giardino coltivato portasse sfortuna e che una ragazza avrebbe potuto sapere per quanti anni doveva ancora aspettare di sposarsi contando quanti di questi fiori erano rimasti in una manciata strappata ad occhi chiusi.
I cavalieri innamorati partivano in battaglia con addosso una margherita e le loro amate li attendevano disegnando questo fiore. Dopo avere ricevuto una proposta d’amore, era tradizione che la fanciulla rispondeva in modo affermativo ponendo una ghirlanda di margherite sul capo.
Secondo un racconto cristiano, invece, i Re Magi in viaggio capirono di aver trovato dove si trovava la Sacra Famiglia di Gesù neonato quando, dopo aver chiesto un segno in aiuto, notarono improvvisamente moltissime piccole margherite bianche nei pressi di una stalla e ne riconobbero la somiglianza con la stella cometa che li aveva condotti a Betlemme.
Le margherite sembrano avere facoltà profetiche. Da secoli gli innamorati la sfogliano per sapere se il loro amore è ricambiato ed è il simbolo della semplicità, freschezza e purezza.
E’ innanzitutto il fiore delicato della purezza e dell'innocenza, della semplicità e della modestia, ma anche dell'amore fedele e della pazienza. Simboleggia l'innocenza giovanile, libera dai sensi di colpa, dal peccato, dalla corruzione.
Regalare un mazzolino di margherite significa la promessa di un amore fedele.
E’ sempre stata considerata un fiore di buon augurio, per questo veniva piantata nei giardini di casa in quanto si pensava potesse portare forza alla casa ed ai suoi abitanti fortuna e prosperità.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante la magnolia assume due significati diversi in base al colore del fiore, se i fiori sono bianchi simboleggia la purezza ed il candore, mentre se i fiori sono rosa simboleggia il pudore.
Regalare una magnolia significa ritenere la persona alla quale la state donando: forte, dignitosa e perseverante.
Un’antica leggenda indiana racconta che una volta il cielo era abitato da tanti soli. Ma un giorno si fecero la guerra e tutti, tranne uno, caddero in mare e non brillarono più. Anche il più piccolo, quello che era appena nato, fu ucciso. Il mare però, ebbe pietà di lui, gli diede una nuova vita e lasciò che ogni notte risorgesse per vivere tra le stelle. E’ appena visibile, come l’astro più piccolo, ma i raggi che emana hanno l’intensa dolcezza del suo desiderio di vivere. Anche la terra sentì amore per lui e dedicò un fiore: il fiore di loto.
Quando il giorno risplende, il loto nasconde il suo fragile volto al sole, troppo caldo e violento per la sua leggerezza ed attende che nella notte quel piccolo sole, appena visibile in cielo, illumini con il suo desiderio la terra. Allora si solleva a quella tenera carezza di luce e si apre come la più vera promessa d’amore per quel sole che era morto ed è rinato.
Chiunque abbia mai osservato un fiore di loto che emerge da uno stagno torbido, non può non aver notato la bellezza di questa meravigliosa pianta. Il candore del fiore viene messo ancora più in evidenza dall’acqua stessa: proprio per questo il fiore di loto è associato alla purezza ed alla bellezza rispettivamente nelle religioni del buddismo e dell’induismo.
Questa pianta era associata alla rinascita, visto che si chiude di notte ed emerge al sole di giorno. Per questo motivo, il fiore di loto veniva collegato al sole ed alla creazione: non a caso in molti geroglifici è raffigurato mentre emerge dalla “nun” (l’acqua primordiale), da cui emerse anche il dio Sole.
Essendo associato alla rinascita, non stupisce che il fiore di loto fosse collegato anche alla morte: il famoso libro egiziano dei morti include incantesimi che sono in grado di trasformare una persona in loto, consentendone così la resurrezione. Nel buddhismo il fiore di loto è noto per essere associato alla purezza, al risveglio spirituale ed alla fedeltà. È considerato un fiore puro in quanto è in grado di nascere perfettamente pulito dalle acque torbide.
Nell’induismo il fiore di loto ha un significato associato alla bellezza, alla fertilità, alla prosperità, alla spiritualità ed all’eternità. La tipologia più comune nelll'induismo è quella bianca.
Il fiore di loto ha la forma di un calice, simbolo della donna e della perfezione. Emblema della bellezza e della grazia. Ha otto petali, numero da sempre collegato all’infinito ed all’armonia.
E’ considerato il fiore primordiale, colui che generò la vita, la divinità e l’universo.
Anche il colore dei diversi fiori di loro viene associato a un particolare simbolismo:
- Bianco: Purezza, intesa come stato dell’anima e della mentre, ma anche la perfezione spirituale.
- Rosa: Simbolo della divinità, è quello più usato nelle cerimonie delle religioni orientali.
- Viola: E’ considerato il fiore degli asceti e di tutti coloro che si dedicano alla meditazione.
- Blu: Simboleggia la vittoria dello spirito sulle passioni, ma anche saggezza ed intelligenza.
- Dorato: Rappresenta il raggiungimento dell’illuminazione.
È ideale quando si vuole esprimere ammirazione profonda nei confronti di qualcuno.
- Lilium bianco: Significati che riconducono a nobiltà, ricchezza, maestà, orgoglio, purezza, innocenza e modestia.
- Lilium giallo: Simboleggia la falsità ma è anche legato all'idea di camminare per aria e alla gaiezza.
- Lilium arancione o rosso: Indica una passione d’amore e simboleggia la fiamma, come a voler dire: “Io brucio per te”.
- Lilium rosa: Indica la vanità.
È ideale per le spose, ma anche come dono per fare sentire ogni donna una regina.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante la lavanda ha due diversi significati: diffidenza (dovuto all’antica credenza secondo la quale all’interno dei suoi cespugli si annidassero i serpenti ed a causa della massiccia presenza di api e calabroni in prossimità della pianta durante la fioritura) e virtù (dovuto ai vari utilizzi fatti dalla pianta, sin dai tempi più remoti).
Regalare della lavanda vorrebbe dire “il tuo ricordo è la mia unica felicità”.